Federica: fabbrica digitale per l’Università italiana

“Non occorre essere dei visionari per capire in che direzione sta andando la conoscenza del mondo. Lo Smart Learn è il futuro”, ne è convinto Mauro Calise, Professore Ordinario di Scienza Politica dell’Università Federico II di Napoli e direttore del Centro Federica Weblearning, il primo in Italia interamente dedicato all’innovazione, sperimentazione e diffusione della didattica multimediale.

Sono certo che Tim Cook questo lo sa bene, e noi probabilmente tra un po’ ci metteremo a studiare su qualche trappola predisposta da lui. I contenuti non sono più un monopolio, oggi si trova tutto online, non siamo più i custodi della conoscenza e nelle università americane si va per fare relazioni”.

La formazione del futuro è già presente con Federica.EU, la piattaforma dell’Università Federico II, che con i suoi oltre 80 MOOC (Massive Open Online Courses) è la principale “single-university platform” in Europa a distribuire corsi in lingua italiana.

I numeri restituiscono chiaramente la potenza del cambiamento: all’inizio del 2018 nel mondo sono oggi oltre 70 milioni gli iscritti a più di 8000 MOOC disponibili in Rete. Una rivoluzione che si gioca sul terreno della qualità. Se fino a pochi anni fa, l’e-learning si presentava con il marchio doppiamente negativo delle telematiche private e della formazione a distanza (FAD) parastatale, con l’ingresso sulla scena mondiale dei grandi atenei americani, Ivy League in testa, c’è stato un brusco salto di qualità, e di scala.

Una disruptive innovation dell’intero ecosistema universitario. Grazie alla dimensione open-access e globale dei corsi, i MOOC hanno imposto standard elevati e sono una risposta didattica d’avanguardia ai bisogni formativi delle generazioni digitali”, spiega Calise.

È in questo quadro che si posiziona l’esperienza decennale di Federica Weblearning.

Se Linkedin, il social network specializzato nei contatti professionali, ha comprato per 1,5 miliardi di dollari la piattaforma di formazione professionale online Lynda, operazione che consente ai 300 milioni di utenti del social network di accedere ai servizi online di un gruppo di formazione che offre corsi di apprendimento linguistico a società, istituzioni pubbliche e singoli clienti; e se Microsoft ha acquistato Linkedin in una maxi-operazione da 26,2 miliardi di dollari, siamo di fronte a un cambiamento epocale, che passa anche per la formazione online. Con costi estremamente ridotti, e grazie ai fondi strutturali europei, con Federica realizziamo didattica multimediale online all’avanguardia internazionale. C’è uno spazio enorme da occupare nell’offerta formativa di qualità”, prosegue il direttore del Centro Federica Weblearning.

E questa mission dovrebbe compierla l’università pubblica. Le lauree MOOC restano in qualche modo un obiettivo del sistema Paese, sul quale tutti gli Atenei dovrebbero confrontarsi perché è inammissibile, per fare un esempio, che chi non può frequentare un corso non può essere iscritto. Serve anche la volontà politica perché si possa esprimere il potenziale dello strumento, che è la flessibilità. Si può fare una operazione di rimasterizzazione dell’offerta formativa che avrebbe qualche vincolo di tipo amministrativo. Se dovessimo realizzare un nuovo Campus ci vorrebbero tempo e risorse. Con Federica invece facciamo istruzione digitale in tempi rapidi e con poche risorse finanziarie”.

Nella fascia d’età 30-34 anni, con una media UE del 39%, siamo al 26%. Un dato superiore solo a quello della Romania. Con un trend in peggioramento: negli ultimi dieci anni siamo passati da 290 mila a 215 mila laureati annui, un calo del 25%. Sono cifre che condannano il paese all’eutanasia.

Per invertire questo trend investendo sulle strutture universitarie tradizionali, mancano le risorse finanziarie. I tempi sarebbero lunghissimi, le soluzioni farraginose e obsolete. L’unica alternativa praticabile, e sostenibile, è la formazione multimediale d’eccellenza. Il prossimo obiettivo sono lauree MOOC complete, che coniugano alta qualità della docenza con un formato multimediale creato per i nativi digitali, e facilità di uso e apprendimento che possano integrare e potenziare l’ambiente didattico tradizionale. Già da questa primavera gli studenti troveranno 5 corsi di laurea con elevato tasso di multimedialità. La componente video, i testi ed i link utilizzati nei contenuti creano un ambiente formativo ricco e coinvolgente grazie ad una straordinaria interfaccia. Ed è l’insieme di queste caratteristiche che restituisce grande qualità al prodotto. Con i MOOC siamo sbarcati in un’altra epoca, in avanti, oltre. Abbiamo il meglio della formazione accademica mondiale e Federica la realizza in Italia. L’unico altro centro che produce MOOC di qualità è il Politecnico di Milano, ma non MOOC curriculari, piuttosto rivolti a studenti in ingresso con finalità prevalente di orientamento. Ecco, si può dire che Federica è un buon esempio di come si possano investire bene i fondi strutturali dei quali il sud è stato beneficiario”.

Con Federica, l’Università di Napoli Federico II è la prima istituzione italiana ad essere entrata nella rete globale di edX, la piattaforma fondata da Harvard e MIT leader nel panorama internazionale dell’apprendimento online, che oggi raccoglie 14 milioni di utenti.

L’esperienza americana offre un terreno di sperimentazione e riflessione di grande importanza, anche per quel che riguarda i terreni su cui si sta orientando l’innovazione, infatti:

Le università americane sono riluttanti a estendere la formazione on line perché sono private. Stanno invece estendo l’offerta per la formazione permanente. I MOOC infatti rappresentano i tre quarti del mercato dei già laureati che richiedono una qualificazione aggiuntiva. Parliamo di pacchetti di specializzazione, micro master offerti a chi ha già una laurea e cerca nuovi step formativi”, conclude professore Mauro Calise.

Federica è una fabbrica digitale che copre un’intera filiera produttiva dove opera in un clima affiatato un team di 20 persone, prevalentemente donne, che affiancano i docenti nella preparazione dei materiali e dei contenuti formativi. La piattaforma di formazione universitaria esprime la sua dimensione 4.0 attraverso molteplici caratteristiche ma in particolare la didattica nuova, la straordinaria flessibilità e la modularità dei contenuti.

Federica ha già collaborato con la Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione ed ha avviato numerose partnership prestigiose, tra cui TIM, Il Mulino Editori e l’International Political Science Association (IPSA), con la quale ha prodotto una serie di corsi, realizzati da alcuni dei più autorevoli scienziati politici della comunità IPSA, che andranno a comporre su edX una XSeries, il primo programma di introduzione alla Scienza Politica presente su un grande aggregatore internazionale.

Le novità previste sulla piattaforma Federica.eu per il primo trimestre del 2018 sono molte, e altrettante per la sorella americana FedericaX. Una esperienza che conferma la capacità di produrre eccellenze che Napoli e la Campania stanno dimostrando sul fronte dell’innovazione tecnologica.

( Pubblicato su IL MATTINO martedì 30 gennaio 2018)