Gb: seggi solo ai maschi, donne Lord contro tradizione sessista

Henrietta Byng, Willa Franks, Eliza Dundas, Sarah Long, Charlotte Carew Pole e Tanya Field hanno presentato formale denuncia contro il Regno-Unito alla Corte europea dei diritti dell’uomo.  Le figlie dei Lord si ribellano ad una tradizione che definiscono “obsoleta e inaccettabile” e che le escluse dalla successione al seggio del proprio padre nella Camera dei Lord. Invocano la “discriminazione sessuale” e sono difese da potenti avvocati. A riferire dell’insolita mossa di sei ‘Ladies’ dell’aristocrazia britannica (di eta’ compresa tra i 20 e i 59 anni) è il ‘Daily Mail’: la denuncia, risalente a fine luglio, fa riferimento all’articolo 14 della Corte con sede a Strasburgo e all’articolo 3 del suo primo protocollo che sancisce il diritto ad elezioni libere. In base ad una tradizione risalente al Medioevo alla Camera dei Lord o dei pari – ‘camera alta’ e non eletta dal parlamento – siedono solo maschi: la poltrona si trasmette di padre in figlio e in assenza di un erede maschio va ad un cugino o uno zio.

Per la prima volta nella storia, nel 1958 le donne ottengono il diritto di farne parte. Dalla riforma del 1999 la camera è costituita in maggioranza da personalità nominate a vita dal governo, da arcivescovi e vescovi e da 92 nobili.

Quando una poltrona si libera il successore viene eletto dai pari sulla base della regola della “primogenitura maschile”, quindi le donne ne sono escluse.

Del collegio aristocratico fa parte una sola donna, la contessa di Mar, la cui famiglia autorizza la successione femminile. La speranza delle sei donne unite nella lotta per la parità è che il governo britannico possa dare un riscontro positivo prima della sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, attesa non prima di due o tre anni.

Una precedente campagna del 2013 aveva già tentato di modificare le regole ereditarie dell’aristocrazia, ma senza successo.

Una riforma, voluta dalla regina Elisabetta II, ha già messo fine al diritto di primogenitura maschile per ereditare la corona, che spetta ormai al figlio o alla figlia maggiore e non più al maschio più anziano.

Per la prima volta in 650 anni lo scorso febbraio la sovrana ha nominato una donna ‘black rod’, ufficiale giudiziario dal bastone nero del Parlamento britannico, incaricato dalla Camera dei Lord di recarsi alla Camera dei Comuni (bassa) per convocare i deputati.