Il Premio Pimentel Fonseca a Maleno e Rackete

Helena Maleno è una giornalista spagnola, ricercatrice e attivista specializzata in migrazione e traffico di esseri umani. Vive in Marocco dove denuncia le violazioni dei diritti che avvengono sulle frontiere spagnole del sud e lavora per supportare le comunità sub-Sahariane durante il processo di migrazione. Helena usa i social network quotidianamente per segnalare le imbarcazioni alla deriva o chi varca il confine, coordinandone il salvataggio. Nei suoi confronti è in atto un procedimento giudiziario per aver difeso il diritto alla vita dei migranti. Per il suo impegno quotidiano riceverà il prestigioso riconoscimento del Premio Pimentel Fonseca, prologo del Festival Internazionale di Giornalismo civile “Imbavagliati”, giunto  alla quinta edizione, ideato e diretto da Désirée Klain. Da 5 anni a Napoli, grazie all’intuizione della Klain, hanno voce tante storie di coraggio sulle quali è necessario fermarsi a riflettere e farle conoscere. Da Napoli si alza la voce di quanti non accettano che il silenzio possa lasciare solo chi opera in difesa dei diritti altrui.

 

Il Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa”, sarà assegnato invece a Carola Rackete, la comandante tedesca accusata di resistenza contro una nave da guerra e navigazione in zone vietate, che  interverrà con un videomessaggio. Madrina d’eccezione  Marisa Laurito: attrice, showgirl, cantante, conduttrice televisiva, autrice e da diversi anni anche acclamata fotografa, la Laurito si definisce un’“Artista in resistenza”, sempre più alla ricerca della qualità e della disciplina, non si arrende al triste fenomeno del biocidio.  Da qui nasce l’idea della sua mostra “Transavantgarbage”. Una mostra fotografica che denuncia l’insulto ambientale che lede il diritto dei citta dini alla salute e alla vita. Negli ultimi anni, le sue opere sono state esposte in svariate mostre internazionali.

 

La manifestazione è realizzata e prodotta dall’associazione culturale “Periferie del mondo – Periferia immaginaria”in onore della storica giacobina napoletana Pimentel Fonseca, le protagoniste del premio sono giornaliste e attiviste che lavorano in difesa dei diritti civili. Nel corso della prima edizione, che si è svolta il 20 agosto 2015 al Museo Pan di Napoli, è stata insignita la giornalista russa Oksana Chelysheva, collaboratrice della «Novaya Gazeta», dove lavorava con Anna Politkovskaja. Per la seconda edizione, è stata scelta una donna, voce di un popolo da sempre in lotta per l’indipendenza. In una gremita Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore di Napoli, sabato 20 agosto 2016, con Lina Sastri a fare da madrina alla serata, Djimi Elghalia, attivista per i diritti del popolo Saharawi, ha ricevuto dall’assessore Nino Daniele e dall’avvocato Gerardo Marotta (Fondatore dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), il “Premio Pimentel Fonseca 2016”. Mentre è stato l’attore spagnolo Carlos Bardem, fratello del premio Oscar Javier e di Mónica, a ritirare il “Premio Pimentel Fonseca 2017”. Il riconoscimento, alla sua terza edizione, è stato assegnato alla madre Pilar Bardem, la leggendaria attrice, già insignita del prestigioso Goya, che, come i suoi figli, da tempo è un’instancabile attivista per i diritti civili. Durante l’edizione 2018, dedicata a Daphne Caruana Galizia, il riconoscimento è stato consegnato alla sua amica e giornalista maltese Caroline Muscat. Per la prima volta è stato, inoltre, assegnato il Premio Pimentel Fonseca “Honoris Causa” a Olga Rodríguez, giornalista e attivista spagnola.

“Imbavagliati- Festival Internazionale di Giornalismo Civile” è prodotto dall’Associazione Culturale “Periferie del Mondo – Periferia Immaginaria” e promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e dalla Fondazione Polis della Regione Campania per le vittime innocenti della criminalità e i beni confiscati. È realizzato in collaborazione con: Federazione Nazionale della Stampa, UsigRai, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, Articolo 21, con l’alto patrocinio di Amnesty International e Unicef Italia.

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