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La rivoluzione della stampa in Europa in mostra a Venezia

La stampa con blocchi di legno debuttò in Cina nel IX secolo; 400 anni dopo, la stampa a caratteri mobili di metallo cominciò a essere usata in Corea, ma fu in Europa che la stampa divenne una rivoluzione, perché è qui che modificò radicalmente la vita di ogni giorno. Fino al 1450 circa i libri erano scritti a mano, ma nel 1455 venne stampata la Bibbia di Gutenberg a
Magonza, cambiando la società per sempre. Nei 50 anni successivi milioni di libri a stampa circolarono in tutta Europa, mezzo milione di essi sopravvive ancora oggi in circa quattromila biblioteche europee e american

Una ricerca ha rintracciato 50mila di questi 
libri sparsi oggi tra 360 biblioteche europee e americane con la
collaborazione di oltre 130 editori.


Dai dati raccolti durante la ricerca nasce la mostra “Printing 
Revolution 1450-1500”
. I 50 anni che hanno cambiato l’Europa”,
verrà presentata dal 1 settembre al 7 gennaio 2019 al Museo Correr di 
Venezia
, con una sezione alle Sale Monumentali della Biblioteca
Nazionale Marciana.  L’esposizione è il risultato di un grande progetto di ricerca europeo, denominato 15cBooktrade, che usa i libri come fonte storica, e finanziato dal Consiglio Europeo delle Ricerche.

E’ diretto dall’italiana Cristina Dondi, professoressa del Lincoln College di
Oxford, che è anche curatrice di questa mostra, organizzata in
collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia – Biblioteca
del Museo Correr, la Biblioteca Nazionale Marciana e in partnership
con Intesa Sanpaolo; con il sostegno di Venice in Peril, l’Ambasciata
d’Italia a Londra, Fedrigoni, la Fondazione Giorgio Cini, e la Scuola
Grande di San Rocco. Attraverso una decina di sezioni, l’esposizione mette in
evidenza come nel 1500 in Europa ci fossero milioni di libri, non solo
per le élite, come comunemente si ritiene, ma per “tutti”, con una
vasta produzione per la scuola. La rivoluzione della stampa è una
delle colonne portanti dell’identità europea perché si è tradotta in
alfabetizzazione diffusa, promozione del sapere, formazione di un
patrimonio culturale comune. In quei primi decenni (dal 1450 al 1500)
la stampa coincise con la sperimentazione e l’intraprendenza.
I libri a stampa furono il prodotto di una nuova collaborazione tra
diversi settori della società: sapere, tecnologia e commercio. Anche
la Chiesa comprese immediatamente l’enorme potenzialità
dell’invenzione e ne divenne precoce promotrice. Le idee si diffusero
veloci come mai prima. Ora si è in grado di tracciarne la circolazione
seguendo il movimento e l’uso dei libri stessi.

Il 15cBooktradeè il primo progetto ad aver pensato e realizzato la
visualizzazione scientifica del movimento dei libri attraverso lo
spazio e il tempo.

L’équipe – composta da quasi tutti ricercatori
italiani, nonostante la sede sia a Oxford – da anni mappa la
diffusione e l’uso dei libri pubblicati agli albori della stampa nella
seconda metà del Quattrocento, i cosiddetti incunaboli: a oggi ha
coperto il 10% del mezzo milione di volumi sparsi in circa quattromila
bibliotece europee e americane
.

Il risultato di questo lavoro è un enorme databaseche
tracciala circolazione dei libri, le loro rotte e i loro possessori 
fra Europa e Stati Uniti
, attraverso i secoli: basta inserire nel
software il titolo di un libro e sullo schermo compare su mappa tutto
il suo percorso, dal luogo in cui fu stampato a quello in cui ora si
conserva; oppure, inserendo il nome di un possessore sullo schermo
compaiono simultaneamente i tragitti di tutti i libri che possedette,
che ricostruiscono virtualmente la sua biblioteca.
“Ogni libro racconta una storia che va al di là delle parole che si
leggono in esso: storie delle persone che l’hanno usato, delle
annotazioni e disegni lasciati nei margini. Se un libro racconta una
storia, migliaia di libri fanno la storia – spiega Cristina Dondi,
direttrice del progetto 15cBooktrade e curatrice della mostra – Nei
loro 500 anni di storia gli oltre 50 mila libri che abbiamo analizzato
hanno circolato in tutto il mondo, disseminando tracce del loro
movimento. Abbiamo sviluppato una tecnologia innovativa per
ripercorrere questo movimento nel tempo e nello spazio e costruito un
grande database che contiene decine di migliaia di records.

 

Ora, per la prima volta, inseguendo i libri, possiamo tracciare la circolazione
delle idee e del sapere che contengono”.
In occasione della chiusura del progetto 15cBooktradeverrà inoltre
organizzato a Palazzo Ducale, dal 19 al 21 settembre, il convegno
Printing Revolution 1450-1550, che vedrà impegnati oltre 40 relatori.
La conferenza intende portare un contributo fondamentale e
innovativo alla storia economica e sociale di un periodo chiave di
transizione che fu testimone della rapida crescita della produzione e
consumo del libro.

Ciò che rende originale questa mostra è l’incontro di 
cultura umanistica e sapere scientifico-tecnologico
.

E così, accanto adecine di libri a stampa del ‘400 provenienti dalle collezioni della
Biblioteca del Museo Correr e della Biblioteca Nazionale Marciana,
vengono presentate centinaia di immagini digitali da biblioteche
europee e americane oltre a strumenti innovativi che consentono di
tracciare la circolazione dei volumi, seguendo il movimento e l’uso
dei libri stessi.
Tra questi, numerose mappe con funzioni diverse: in particolare,
l’Atlante delle prime stampe (curato da Gregory Prickman, nuovo
Direttore della Folger Shakespeare Library di Washington) visualizza
su mappe Gis sia tutti i luoghi di stampa in Europa, sia dove sono
oggi i 500.000 incunaboli che ancora sopravvivono.
Il Venice Time Machine (diretto da Frédéric Kaplan dell’École
Polytechnique Fédérale de Lausanne) fornisce una versione digitale
della famosa Pianta di Venezia del De Barbari (1500) sulla quale sono
tracciate le oltre 200 officine di stampa della città, mostrando il
legame di tanti stampatori alle confraternite a cui appartenevano, ai
colleghi con i quali collaboravano, ai libri che insieme producevano:
ciò che fece di Venezia la principale città europea di produzione e
distribuzione dei primi libri a stampa.

E poi, decine di videostorie che approfondiscono
tematiche diverse, tra cui: i libri più stampati nel ‘400, i più
venduti e più distrutti, il rapporto tra il costo dei libri e il costo
della vita, con le prove che i libri a stampa diventano presto alla
portata di quasi tutti (i prezzi di migliaia di libri sono comparati
al costo del cibo, salari, e altri beni di consumo), il ruolo
fondamentale della Chiesa nella promozione della stampa, donne autrici
e tipografe, i libri letti da Leonardo da Vinci, la circolazione di
libri fondamentali come la Bibbia di Gutenberg, e la ricostruzione
virtuale della collezione ora dispersa di San Giorgio Maggiore di
Venezia. Ma anche le prime forme di abuso del nuovo mezzo di
comunicazione di massa. Senza dimenticare torchi e materiale per la
stampa, portati alla mostra dalla Tipoteca di Cornuda.
Ad ogni sezione il visitatore è stimolato a mettere in relazione
quanto presentato con la rivoluzione digitale in corso.

Link al video youtube

https://www.youtube.com/watch?v=kf_LpMAio1Q