Mela annurca per combattere il colesterolo

La mela annurca potrebbe presto sbarcare negli Stati Uniti d’America in una veste nuova, non solo un sano e nutriente alimento, orgoglio dell’agricoltura campana, ma come nutraceutico che combatte e vince il colesterolo. Nuova vita alla mela annurca dunque che rilancia sul piano nutrizionale e alimentare grazie alle ricerche e agli studi di uno spin-off universitario del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico, con la guida del Preside della Facoltà, Ettore Novellino. Per lo sviluppo del prodotto è stato seguito lo stesso schema che si utilizza per lo sviluppo di un nuovo farmaco, con la variante che al posto di una molecola di sintesi, è stato utilizzato il fitocomplesso estratto dalle annurche denominato Annurcomplex. I risultati hanno dimostrato che somministrando a persone con colesterolo mediamente elevato un integratore denominato NURVAST, simulando che fosse un farmaco, è stata riscontrata una riduzione del colesterolo totale medio del 25%, un calo del colesterolo cattivo del 37% e un incremento di quello buono del 45%, senza effetti collaterali.
Un primo studio ha preso a campione un gruppo di 250 persone con colesterolo tra 200 e 260 milligrammi per decilitro, dove 200 è il livello massimo fisiologico e 260 il massimo tollerabile, che può provocare danni all’organismo, alle quali è stato somministrato un estratto secco dalle mele annurche ed è stato verificato un netto calo del colesterolo cattivo e al contempo un consistente aumento di quello buono, riducendo drasticamente il rischio cardiovascolare senza  causare i noti effetti collaterali delle “statine”. Il secondo studio ha esaminato altre 250 persone, divise in cinque gruppi che per due mesi hanno mangiato diversi tipi di mele, ma solo il gruppo che ha mangiato due annurche al giorno ha avuto un calo medio totale del colesterolo dell’8%.

 

Mela annurca miracolosa? Il miracolo è nel “segreto” delle procianidine di cui è ricca, antiossidanti che le mele producono per difendersi dai parassiti, compresi i funghi patogeni. Si tratta di un principio attivo che è può essere talvolta presente anche in altri tipi di mele, come le pink lady, le golden deliciuos, la grenny smith, etc., ma solo in quantità molto bassa e con effetti sul colesterolo poco significativi. Queste varietà infatti solitamente subiscono annualmente numerosi trattamenti antiparassitari e sono protette dalle intemperie, quindi non sviluppano agenti di difesa. A differenza dell’annurca, che invece deve maturare per un mese al sole sulla paglia posta sul terreno ai piedi degli alberi. L’annurca viene raccolta verde e per diventare rossa deve ‘riposare’ 15 giorni da un lato e 15 dall’altro, resistendo agli attacchi di parassiti e funghi. Senza difese marcirebbe in breve tempo, come accade invece alle mele trentine. Sviluppa così maggiori quantità di molecole antifeedant o di difesa che consentono alle persone che le mangiano di abbassare il colesterolo cattivo, ma soprattutto di alzare quello buono. I risultati dei due studi sono stati messi a frutto dalla  COOHESION PHARMA, cooperativa napoletana, che ha realizzato il NURVAST. Ogni capsula contiene un estratto secco di annurca pari a tre mele ciascuna. Sei mele al giorno (due capsule di Nurvast) consentono di avere una riduzione del 24-25% del colesterolo medio totale evitando un carico elevato di fruttosio dato dalle sei annurche, se venissero mangiate, con conseguente incremento di glicemia e trigliceridi. Anche in uno studio pubblicato sul British Medical Journal, una delle tre riviste mediche più autorevoli al mondo, è emerso che l’assunzione quotidiana di mela riduce la mortalità cardiovascolare in maniera paragonabile all’approccio farmacologico.

Il nutraceutico è stato lanciato il 21 febbraio dello scorso anno. “La CoohesionPharma è la prima cooperativa di Informatori Scientifici del Farmaco d’Italia con capitale versato interamente dai soci”, ha detto il presidente Gaetano Mancuso. “Siamo nati in Campania nel 2016 e siamo partiti dal nostro territorio scegliendo come punto di partenza un prodotto specificamente campano, la mela annurca, grazie alla collaborazione con un’altra eccellenza locale, l’università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Farmacia. Le ricerche condotte dal professore Ettore Novellino hanno evidenziato quanto la mela annurca influisca positivamente sul colesterolo e, in generale, sul benessere. Un connubio perfetto che ci ha portato senza esitazioni a procedere con la fase di realizzazione del prodotto. Il Nurvast è la soluzione ideale per chi non vuole, chi non può e chi non deve assumere le statine e presenta un colesterolo non oltre i 260 mg/dL. Le richieste crescono e arrivano da tutto il mondo, fino a Los Angeles. Ci pensate, la mela annurca potrebbe sbarcare molto presto in USA“.