Una volta l’uomo perfetto era mio padre .

Da bambina ripetevo che avrei voluto un marito come lui perché sapeva prendersi cura della sua famiglia, lavorava tanto, era ambizioso e testardo, caratteristica che ho ahimè ho ereditato . Adoravo l’abilità con la quale riparava ogni cosa e risolveva ogni problema.

Mi faceva anche disperare in verità, per il suo rapporto litigioso con mia madre, caratteristica che li contraddistingue ancora ma adesso mi fanno solo sorridere.

Da adolescente l’uomo perfetto doveva essere elegante, romantico , con grande capacità di ascolto, attitudine al problem – solving, vedi papino, simpatico…

Mica facile mettere insieme tutte queste qualità. Ci vorrebbe uno shake di più uomini per tirare fuori l’uomo perfetto per se . Via via che crescevo a questi desiderata  ne aggiungevo degli altri .

Oggi per esempio direi che l’uomo perfetto  deve anche sapere cucinare . Sai che bello tornare a casa dopo il lavoro e trovare la cena pronta: un sogno!

Invece io torno a casa  neanche apro la porta e Mariagiulia e Gianmarco mi chiedono : mamma cosa si mangia per cena? E io rispondo: cosa mi avete preparato? Sorridono.

Dicevo dello shake per l’uomo perfetto, probabilmente è un’ambizione anche maschile “shekerare le donne”.

Quando affrontiamo il discorso tra amiche ci divertiamo molto a giocarci su ma la verità è un altra e ci accomuna tutte.

Facciamo solo chiacchiere perché poi alla fine l’amore è punto e basta. Non e’ se e non e’ perché . E’ solo “lo amo”.
Punto