Dal romanzo cult Piccole DONNE, arriva la miniserie Bbc su Sky Uno, dall’11 maggio, con Angela Lansbury e Emily Watson. La storia di una famiglia sullo sfondo dell’America scossa dalla guerra di Secessione. Le ‘Piccole DONNE‘ di Louisa May Alcott, il romanzo di formazione semi-autobiografico uscito 150 anni fa, nel 1868, ma ancora bestseller mondiale, è la storia di quattro ragazze e delle scelte che devono affrontare per diventare adulte e che ora tornano in tv. Le quattro sorelle March – la giudiziosa Meg, l’impertinente Jo, la dolce Beth, la vanitosa Amy – si preparano alla vita vivendo sogni e speranze dell’adolescenza. Le piccole donne crescono e gli svaghi infantili vengono via via sostituiti dai legami del cuore e dai primi dolori che il destino riserva loro. E a questo punto che la storia di Jo balza in primo piano. Impulsiva, irrequieta e geniale la secondogenita incarna lo spirito progressista della Alcott educatrice: fonda la casa-scuola di Plumfield, aperta a studenti di età ed estrazione sociale diversa, protesa a un’educazione che stimoli la libertà, l’amore per la natura, la solidarietà, e dove i giovani ospiti diventano “piccoli uomini”. Ormai adulti, i ragazzi di Jo ritorneranno dalle strade del mondo su cui si erano dispersi alla loro mai dimenticata scuola di vita.
Dall’11 maggio, in esclusiva su Sky Uno HD, alle 21.25, la miniserie arriva in tre episodi prodotti da Bbc One, che vanta nel cast la ‘signora in giallo’ Angela Lansbury, l’Albus Silente della saga di Harry Potter, Michael Gambon, e Emily Watson, candidata all’Oscar per Le Onde del destino di Lars von Trier. Accanto a loro, le giovanissime Kathryn Newton, Maya Hawke, Willa Fitzgerald e Annes Elwy nel ruolo delle figlie di casa March. La regia è di Vanessa Caswill, mentre la sceneggiatura è firmata da Heidi Thomas (due volte candidata agli Emmy Awards per Cranford e Upstairs Downstairs). La miniserie Bbc è solo l’ultima delle numerose trasposizioni filmiche del romanzo della Alcott. E’ del 1918 Little Women di Harley Knoles, con Conrad Nagel, che sarebbe diventato una grande star del cinema muto, nei panni di Laurie. Nel 1933 è George Cukor a dirigere l’adattamento in bianco e nero della storia, con Katherine Hepburn nelle vesti di Jo e un Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Celebre la versione di Mervyn LeRoy, che nel 1949 schiera Elizabeth Taylor bionda e boccolosa nel ruolo di Amy, Janet Leigh alias Meg, June Allyson-Jo e Rossano Brazzi nei panni del professore che la sposerà. Nel 1978 arriva la miniserie Universal, in onda su Nbc, e nel 1988 perfino la versione anime, Una per tutte, tutte per una, trasmessa sui nostri schermi da Italia 1. Infine, nel 1994, Piccole DONNEtorna al cinema con Gillian Anderson, che dirige Wynona Ryder-Jo, Claire Danes-Beth, Samantha Mathis-Amy, Susan Sarandon nel ruolo della madre e Christian Bale in quello di Laurie.
Ogni donna si immedesima in una delle sorelle March. Le più ribelli si riconoscono nelle intemperanze di Jo, le più romantiche si riconoscono nella dolcezza di Beth o la discrezione di Meg. Le epigone della femminilità si identificano con la bellezza e l’indole vanesia di Amy.
Le quattro donne sono femministe ante litteram: lanciano un messaggio di forza e di solidarietà.
E hanno voglia di prendersi il proprio spazio nel mondo