Donata Krethlow-Benzigerè stata nominata alla testa della luogotenenza svizzera dell’Ordine equestre del Santo Sepolcrodi Gerusalemme: è la prima volta in Europa che una DONNA è a capo di un’entità nazionale del celebre ordine cavalleresco cattolico.

Durante la cerimonia di investitura nella chiesa gesuita di San Francesco Saverio di Lucerna, la 47enne Krethlow-Benziger ha pronunciato il giuramento davanti all’attuale Gran Maestro dell’ordine, il cardinale americano Edwin Frederick O’Brien.

Nei quattro anni del suo mandato Krethlow-Benziger dovrà dirigere l’organizzazione elvetica, che è strutturata come associazione con sede a Beromünster (LU). L’Ordine del Santo Sepolcro ha come scopo di sostenere spiritualmente e finanziariamente i cristiani in Terra Santa. A livello mondiale i membri sono 30.000. L’entità elvetica esiste dal 1950 e ha 380 affiliati.

 

 

Il Papa conta sull’Ordine del Santo per continuare a sostenere i cristiani del Medio Oriente, il cui ruolo di mediazione è fondamentale: essi costituiscono un ponte tra le comunità, testimoni dell’apertura verso gli altri e attori del dialogo nella fedeltà al Vangelo di Cristo.

Le origini storiche dell’Ordine rimangono ancora oscure, anche se una tradizione senza basi documentarie le fa risalire alla prima crociata. In realtà, i primi documenti che attestano un’investitura di Cavalieri denominati “del Santo Sepolcro” sono del 1336.  Da quando l’esistenza dell’Ordine è così testimoniata, vale a dire dal XIV secolo, i papi hanno progressivamente e regolarmente manifestato la loro volontà di annettere giuridicamente la sua organizzazione alla Santa Sede.

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha sempre beneficiato, infatti, della protezione dei sommi pontefici che, nel corso dei secoli, l’hanno riorganizzato, amplificando ed arricchendo i suoi privilegi. Clemente VI affidò ai religiosi francescani la cura di servire il Santo Sepolcro nel 1342, ma quella era ancora l’epoca in cui solo i Cavalieri potevano conferire l’Investitura ad altri membri dell’Ordine. Alessandro VI si dichiarò moderatore supremo dell’Ordine nel 1496, e delegò ai francescani il potere di conferire il cavalierato ai nobili e gentiluomini in pellegrinaggio in Terra Santa (potere di  investitura). La conferma verbale o con bolla di questo privilegio francescano fu rinnovata da Leone X nel 1516, da Benedetto XIV nel 1746, fino alla ricostituzione del Patriarcato Latino di Gerusalemme da parte di Pio IX nel 1847.

Nel 1932 Pio XI approvò i nuovi statuti e permise a Cavalieri e Dame di ricevere l’Investitura nei loro luoghi di appartenenza, dunque non più solamente a Gerusalemme. Pio XII nominò nel 1940 un cardinale come Protettore dell’Ordine, centralizzando l’organizzazione a Roma, nell’ambito del Gran Magistero,  trasferendo il titolo di Gran Maestro al cardinale Canali. Giovanni XXIII approvò i nuovi statuti presentati dal cardinale Tisserant nel 1962.

Con il rinnovamento conciliare furono pubblicati nuovi statuti da Paolo VI nel 1977. In seguito Giovanni Paolo II concesse all’Ordine la personalità giuridica vaticana. Oggi l’Ordine cerca di favorire maggiormente l’impegno dei suoi membri nelle Chiese locali  auspicando la loro santificazione. E’ questa la ragione essenziale e profonda che ha motivato il riesame degli statuti all’epoca della « Consulta » del 2013. L’Ordine ha per scopo dirafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana, in assoluta fedeltà al Sommo Pontefice e secondo gli insegnamenti della Chiesa, osservando come base i principi della carità dei quali l’Ordine è un mezzo fondamentale per gli aiuti alla Terra Santa.

Per sostenere ed aiutare  le opere e le istituzioni culturali, caritative e sociali della Chiesa Cattolica in Terra Santa,  particolarmente quelle del Patriarcato Latino di Gerusalemme, con il quale l’Ordine mantiene legami tradizionali. E per sostenere i diritti della Chiesa Cattolica in Terra Santa.

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme è l’unica Istituzione laicale dello Stato Vaticano a cui, come già detto, è affidato il compito di sopperire alle necessità del Patriarcato Latino di Gerusalemmee di tutte le attività ed iniziative a sostegno della presenza cristiana in Terra Santa. Le oblazioni dei suoi membri rappresentano dunque la principale fonte contributiva istituzionale del Patriarcato.

Entrare a far parte dell’Ordine significa assumere, per tutta la vita, l’impegno di testimonianza di fede, di pratica di vita cristiana esemplare e di impegno caritativo continuativo per il sostegno economico delle comunità cristiane di Terra Santa, da attuare con discrezione così come deve essere il vero impegno caritativo cristiano.

Si entra a far parte dell’Ordine per svolgere un’attività di servizio a favore della Chiesa Cattolica e di carità verso le iniziative promosse per preservare la presenza cristiana in Terra Santa.

Per candidarsi di norma, ma non necessariamente, ci si avvale della presentazione di un appartenente all’Ordine. Il Delegato ed il Preside della Sezione territorialmente competente, attraverso un primo colloquio, verificano le caratteristiche del Candidato. Se giudicate in linea di massima compatibili con i requisiti richiesti il candidato potrà iniziare un periodo di formazione della durata non inferiore ai 12 mesi. Superato positivamente questo periodo il candidato potrà presentare istanza di ammissione attraverso la Luogotenenza di appartenenza.