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Da concorso di bellezza a concorso di giustizia

Da concorso di bellezza a concorso di giustizia, o per la giustizia, e contro le violenze di genere. Le concorrenti Miss Perù, infatti, durante una fase della manifestazione, quando il conduttore ha chiesto loro le misure del corpo, non hanno risposto con il “trio di cifre”, probabile sintesi della bellezza e dell’ armoniosità, ma si sono schierate contro le violenze di genere denunciando i numeri delle donne aggredite o uccise nel loro Paese.

Un gesto emozionante, coraggioso e drammatico quello compiuto dalle miss peruviane a difesa delle donne.

Non più “90 -60-90”, dunque, ma 17 casi al giorno di violenza sessuale e oltre 6000 casi l’anno.

La notizia è riportata su Infobae.

“Sono Diana Rengifo, di Ucayali, e più di 300 donne del mio dipartimento sono state aggredite fisicamente e psicologicamente”, ha detto una delle concorrenti, e così hanno fatto anche le altre.

Durante le sfilate delle concorrenti sono state inoltre proiettate immagini e ritagli di giornale sui femminicidi avvenuti in Perù.

Le autorità quest’anno hanno registrato più di 6 mila casi di violenza sessuale. Sono 17 casi al giorno, di cui la metà sono stupri. La metà delle vittime sono minori di età. Secondo le cifre del governo, nel primo semestre del 2017 ci sono stati 59 femminicidi.

Nel 2016 si erano registrati più di cento casi e 222 tentati omicidi di donne. Inoltre un recente sondaggio colloca il Perù tra i 10 paesi più pericolosi per le donne che vogliono viaggiare da sole, mentre un sondaggio condotto dalla società di consulenza Thomson-Reuters ha individuato nella città di Lima, il quinto posto peggiore, solo dietro Il Cairo, Karachi, Kinshasa e Delhi. E mentre nell’America meridionale accade questo, in Europa, più precisamente in Francia migliaia di donne hanno protestato in 11 città contro gli stupri con lo slogan ‘MeToo’, sull’onda crescente delle accuse contro l’ex re di Holliwood Harvey Weinstein travolto dallo scandalo degli abusi sessuali.

Il gruppo ‘Les Effronte-e-s’ ha lanciato un appello alle donne affinché “vadano nelle strade per mostrare che sono migliaia e migliaia a dover vivere, ammortizzare il colpo, metabolizzarlo e gestire esperienze spesso traumatizzanti”.

In Francia, secondo le statistiche, oltre 80.000 donne ogni anno sono vittima di stupri o tentati stupri ma solo il 10 per cento sporge denuncia. In Perù e in Francia gruppi di donne si stringono insieme per difendere i diritti di tutte le donne.

E’ così che dobbiamo continuare a lottare per dire basta alla violenza: insieme ed unite.