• Home
  • /
  • Curiosità
  • /
  • Donne parlamentari nella XXVIII Legislatura. Primati e percentuali.

Donne parlamentari nella XXVIII Legislatura. Primati e percentuali.

Meno di un terzo. E’ la percentuale di donne nel nuovo Parlamento, ben al di sotto del 40 per cento previsto dalla legge elettorale e inferiore anche a quella della scorsa legislatura (in cui deputate e senatrici erano in totale 284, contro le attuali a 271).

L’unica certezza uscita dalle urne il 4 marzo è questa. Vale per chi ha vinto e per chi non ha vinto, e vale anche per le donne che, a camere riunite, sono quasi il 29 per cento. Meno di un terzo e meno dell’ultima legislatura: se il Senato pareggia (86 erano e 86 sono rimaste), alla Camera si passa da 198 a 185. Ben al di sotto di quel 40 per cento di posti in lista previsti dal Rosatellum per l’alternanza di genere. Chi sono le promosse e le bocciate?

C’è Maria Elena Boschi catapultata dalla Toscana al collegio blindato di Bolzano è passata con il 41,3 per cento rendendo inutili le cinque candidature “paracadute” come capolista nei listini di altrettante regioni. Ci sono anche Marianna Madia, eletta a Roma, e Beatrice Lorenzin, a Modena, e sono le uniche donne dell’esecutivo uscente graziate dagli elettori nel naufragio del Pd: rientrano invece grazie ai “paracadute” nel plurinominale Valeria Fedeli (sconfitta a Pisa)e Roberta Pinotti(terza a Genova). In generale, il centrosinistra manda a Roma 13 senatrici su 59 e 32 deputate su 115: tra loro ci sarà Lucia Annibali, l’avvocatessa sfregiata con l’acido, che passa grazie al listino. Fuori invece la giornalista Francesca Barra bocciata a Matera. Sul fronte Liberi e uguali, anche Laura Boldrini si salva col listino dopo un non proprio illustre 4,6 per cento all’uninominale (con lei ci saranno cinque parlamentari di Leu: uno al Senato, quattro alla Camera).

Il Movimento 5 stelle segna due record: uno di elette (82 deputate su 222 e 42 senatrici su 112) e uno con Elisa Tripodi Valle, la prima parlamentare donna eletta in Valle d’Aosta.

Nel centrodestra tornano le ex ministre: Mariastella Gelmini e Giorgia Meloni promosse all’uninominale a Milano e Roma, Mara Carfagna direttamente nel plurinominale a Napoli. Le elette della coalizione sono 67 alla Camera e 30 al Senato, con un piccolo record segnato dalle torinesi, impegnate (e vincenti) sui collegi uninominali, tutte new entry: quattro donne su quattro candidate al Senato tra Torino e provincia (ne sono state elette tre: Marzia Casorati, Roberta Ferrero e Virginia Tiraboschi); idem alla Camera, dove tutte e tre le candidate sono state elette: Daniela Ruffino, Augusta Montaruli e Claudia Porchietto (considerata da molti il probabile candidato alla presidenza della Regione Piemonte nel 2019).