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Innovazione: Valeria Cagnina è la più giovane tra le 50 italiane più influenti del 2018

C’è anche Valeria Cagnina tra le cinquanta donne più influenti nel mondo della tecnologia. È la più giovane tra le premiate per la sua attività di formazione digitale.

A San Michele, in una frazione di Alessandria, Valeria Cagnina insegna nella singolare scuola di robotica che ha fondato quando aveva 16 anni. Mentre a undici anni è riuscita ad assemblare il suo primo robot con hardware Arduino, una specie di mattoncino Lego per tutti gli ingegneri informatici seguendo semplicemente i video tutorial in inglese. Nella sua scuola gli unici doveri sono liberarsi dalle scarpe, rotolarsi tra cuscini, gattonare lungo coloratissimi tappetti, guardare filmati su You Tube.

Ho chiesto alla mamma di Valeria, la simpatica e spiritosa Liliana, come si cresce un genio.  Mi ha sorriso, ovviamente, però ha fatto due riflessioni. La prima sull’educazione digitale dei bambini che non può consistere solo nei divieti perché i più piccoli devono essere accompagnati. Cosa che ha fatto lei per prima con Valeria. E poi mi ha detto – “Quattordici mesi, quattordici Stati!”. Riferendosi ai mille stimoli forniti a baby Valeria nei suoi primi mesi di vita.

Può essere orgogliosa mamma Liliana. Valeria è dunque anche tra le prime ‘Inspiring Fifty’: imprenditrici, manager d’azienda, docenti universitarie, ricercatrici ed esponenti delle istituzioni che si sono distinte nel corso dell’anno. E se la Cagnina è la più giovane, la più senior è la professoressa emerita del Politecnico di Milano Amalia Ercoli Finzi. Nella lista ci sono, tra le altre, anche l’assessore alla Trasformazione Digitale del Comune di Milano Roberta Cocco, la ceo di Codemotion Chiara Russo e la country managerdi Amazon Mariangela Marseglia. L’iniziativa Inspiring Fifty, a cura di Janneke Niessen e Joelle Frijters, dopo numerose edizioni in Europa e nel mondo, è arrivato anche nel nostro Paese – con il supporto di Microsoft Italia e Klecha & Co. – per individuare le eccellenze al femminile. Sono state scelte da una giuria composta da personalità del mondo imprenditoriale, del business e dell’accademia su oltre 200 candidature. Rappresentano settori e campi diversi, dall’informatica all’astrofisica fino a ingegneria e filosofia.

La tecnologia è il futuro e non possiamo lasciare che sia costruito da un piccolo gruppo di persone“, spiega Janneke Niessen, co-fondatrice di Inspiring Fifty. Il numero e la qualità delle candidature hanno mostrato quanti talenti incredibili ci siano nel Paese, e ci rendono ottimiste sul futuro dell’ecosistema italiano“. Tutte le Inspiring Fifty individuate nelle edizioni dei singoli Paesi, tra cui l’Italia, faranno parte d’ufficio del pool all’interno del quale verranno scelte le nuove Inspiring Fifty europee nel 2019.

“Secondo una ricerca Microsoft – sottolinea Barbara Cominelli, direttore Marketing & Operations di Microsoft Italia, selezionata tra le Inspiring Fifty Europe nel 2016 e 2017 – per il 45% delle studentesse italiane e’ importante avere un modello di riferimento femminile che sia fonte di ispirazione, stimoli l’interesse per le materie scientifiche e le incentivi a continuare il proprio percorso di studi in questo ambito. In Italia ci troviamo di fronte a un paradosso: abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile del 30%, e contemporaneamente le aziende faticano a trovare le figure professionali di cui hanno bisogno perché’ cresce sempre di piu’ il divario tra le competenze realmente disponibili e  quelle richieste dal mercato. Nel giro di due anni – ha proseguito – si creeranno oltre 135.000 posizioni qualificate nell’Ict, ma il rischio e’ di non riuscire a coprirle. Diventa quindi fondamentale aiutare ragazze e ragazzi a comprendere le opportunità che il digitale e le nuove tecnologie aprono per il loro futuro”.

A questo link l’elenco completo delle Inspring Fifty 2018:

https://italy.inspiringfifty.org