Maria di Magdala, la prima femminista della storia

La prima femminista dell’umanità? Maria Maddalena.

Maria è una donna coraggiosa, pura d’animo, molto religiosa e incredibilmente consapevole della sua identità e del suo destino, pur vivendo in un mondo in cui la donna non apparteneva a se stessa, ma al marito e al padre. Matrimonio e figli, però, non fanno per lei e Maria si sente prigioniera in questo mondo fortemente patriarcale, che la sta letteralmente facendo impazzire. Finché un giorno, al villaggio arriva il guaritore, Gesù di Nazareth, che, con la sua silenziosa chiamata, dà a Maria la forza di abbandonare la casa paterna per seguirlo nel suo cammino verso Gerusalemme. MARIA MADDALENA, il film di Garth Davis incentrato sulla celebre figura femminile raccontata nei Vangeli, è un ritratto autentico e umano di una delle più enigmatiche e incomprese figure spirituali della storia. Il film biblico racconta la storia di Maria (Rooney Mara), una giovane donna in cerca di una nuova vita. Forzata dalla società gerarchica del suo tempo, che sfida la sua famiglia per unirsi ad un nuovo movimento sociale guidato dal carismatico Gesù di Nazareth (Joaquin Phoenix).

La storia la sappiamo tutti: Gesù si incammina verso Gerusalemme, insieme ai suoi discepoli e proseliti, per annunciare la venuta del Regno dei Cieli. Tuttavia, la vicenda non è presa in considerazione alla vecchia maniera, dal punto di vista trito e ritrito di Gesù; lo spettatore osserva la vicenda attraverso gli occhi di una figura che per secoli è stata denigrata e accusata dalla Chiesa di essere una prostituta, solamente perché donna, e riabilitata ufficialmente al ruolo legittimo di “Apostola” di Gesù solo nel 2016: Maria di Magdala.

Nel film si vede un Gesù tormentato da angoscia e dolore, già consapevole di quello che sarà il suo destino una volta giunto a Gerusalemme e una Maria forte e determinata a stare accanto al suo “Rabbì” fino alla fine; entrambi interpretati in maniera assolutamente magistrale da Rooney Mara e Joaquin Phoenix. Nonostante le guarigioni miracolose e i discorsi di rinascita e speranza, tuttavia non c’è fanatismo nelle parole e nei gesti di questo Gesù. Si tratta semplicemente di un uomo, come tutti gli altri, che crede nella possibilità di salvare il genere umano da un destino di perdizione per regalargli, con il suo sacrificio, la rinascita in un mondo migliore. Ed è proprio Maria che per prima tra gli Apostoli capisce che il Regno dei Cieli non è qualcosa che si può vedere e toccare con mano; è già lì, tra loro, ed è la possibilità di abbandonare i vecchi risentimenti e conflitti per avanzare insieme verso un mondo migliore, fatto di pace e di amore. Come se la risposta per un futuro migliore l’avessimo sempre avuta, fin dai tempi biblici.

Il vero cuore della vicenda comunque è senza dubbio la figura, incredibilmente attuale, di Maria Maddalena, che viene esaltata, e finalmente riscattata, come esempio e modello per tutte quelle donne che non hanno il coraggio di slegarsi dalle catene dei propri mariti e padri, per scegliere liberamente il proprio destino.

Un film molto in sintonia con il movimento #MeToo,
 che ha prodotto un passo avanti culturale nelle relazioni tra i generi. Ironia della sorte: il film è stato prodotto dalla Weinstein company.