Cara donna violentata, ti è successo questo spiacevole episodio per colpa tua. Perché indossavi biancheria intima sexy. È questo il senso della sentenza pronunciata da un giudice irlandese che ha assolto un uomo di 27 anni, accusato di aver violentato una 17enne, dichiarato non colpevole dopo che il suo avvocato ha mostrato alla giuria il perizoma di pizzo che portava la vittima, quasi a sottintendere che il capo intimo fosse un ‘invito’ allo stupro.
Sembra incredibile. Sembra di essere nel medioevo o in uno dei Paesi del mondo a civiltà zero dove le donne non hanno alcun diritto ed equivalgono a cose o oggetti del possesso di un uomo. Purtroppo è accaduto veramente.
La protesta chiamata #ThisIsNotConsent, lanciata dalle donne irlandesi che pubblicano il loro slip per contestare la sentenza del processo di stupro sta facendo il giro del web, con migliaia di condivisioni anche sui profili social italiani.
Una sentenza davvero scandalosache ci riporta indietro di decenni ed è la triste conferma diquanto in tema di violenza sessuali la società stenti a daresegnali forti di condanna univoca”. Lo afferma, in una nota, lapresidente del Telefono Rosa nazionale Maria Gabriella CarnieriMoscatelli.”Portare in un processo un perizoma, a prova del motivo dello stupro, è un’azione spregevole – aggiunge – perché’ indossare della biancheria sexy non ha nulla a che vedere con il consenso ad un atto sessuale e non può certo assolvere nessuno dalla gravità di una violenza. Senza poi considerare che la vittimadovrebbe essere salvaguardata da simili umiliazioni e nondovrebbe essere consentito di mostrare in un’aula del tribunalela sua biancheria”.
“Il giudice irlandese ha mandato un pessimo messaggio aigiovani: ricordatevi che – conclude – siamo nel 2018 avantiCristo e che siete liberi di stuprare a seconda dell’abitoindossato”.
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