Samantha Cristoforetti si è congedata dall’Aeronautica militare. Una decisione clamorosa della quale nessuno sapeva nulla. AstroSamantha, la prima e unica astronauta italiana, che tra il 2014 e il 2015 rimase in orbita per 199 giorni a bordo della Stazione internazionale, ha lasciato l’Aeronautica perché si è sentita tradita.
Stavolta non c’entrano le questioni di genere, lo spiega la stessa Cristoforetti in un lungo tweet al quale affida la spiegazione della sua scelta, con uno stile sobrio e privo di polemiche.
Stavolta c’entrano le relazioni politiche e di potere di un Paese che non ha mai riconosciuto il merito come valore principale, no. C’entrano le squallide pressioni della politica.
Samantha non investiva in relazioni politiche e lobby, che bisogno ne aveva una donna eccellente come lei. Era certa che la sua carriera non poteva essere che brillante considerata la sua preparazione.
E mentre lei a testa alta continuava ad investire in formazione, addestramento e preparazione per tornare nello spazio, i vertici dell’Accademia Aeronautica, gli “uomini dell’élite” lavoravano per portare nello spazio un altro astronauta.
E Samantha ha fatto quello che ogni donna in cuor suo vorrebbe fare quando si sente tradita, voltare le spalle e andare via. Grandiosa! Una scelta con la quale ci perde il nostro Paese: con la rinuncia alle stellette, Samantha Cristoforetti infatti non ha più alcun legame “istituzionale” con l’Italia, niente più mostrine sulla divisa.
Cosa è accaduto?
Alla riunione dei ministri europei dello scorso novembre e che ogni due o tre anni individua gli obiettivi della politica spaziale del Vecchio continente nel quinquennio successivo e le risorse economiche con cui perseguirli, la delegazione italiana si è presentata alla “ministeriale 2019” di Siviglia con un assegno da 2,3 miliardi di euro ed ha chiesto in cambio all’Esa una nuova occasione di volo per un nostro astronauta: Walter Villadei. I candidati erano due: Villadei e Cristoforetti. Chi era a Siviglia racconta di pressioni enormi da parte dei militari italiani perché a spuntarla fosse il primo.Sembrerebbe che all’epoca il pressing a favore di Villadei indusse il premier Conte a sponsorizzare nel suo incontro con Vladimir Putin una missione spaziale ad hoc finanziata interamente dall’Italia. Ma l’Esa ha scelto ancora Samantha Cristoforetti. Sarà lei a volare sulla Stazione spaziale. E’ andata male a Villadei ed ai suoi sponsor politici.
In una lunga lettera twittata sul suo account ufficiale Samantha Cristoforetti scrive:
“Riguardo ai motivi per i quali mi sono congedata e alle varie ipotesi che ho letto”, scrive spiegando i motivi del suo addio effettivo dal 31 dicembre scorso, “non sto cambiando mestiere o assumendo un nuovo incarico”, perché “continuo a essere una astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e conto di tornare presto nello spazio”. “Non mi sento oggetto di discriminazione di genere” e “ho avuto il massimo supporto da parte della delegazione italiana alla Ministeriale Esa dello scorso novembre tanto che l’Italia ha ottenuto l’impegno per un secondo volo per me entro qualche anno
“Semplicemente ho avuto occasione di esprimere alla Forza Armata, nelle sedi appropriate, il mio disaccordo riguardo ad alcune situazioni e, contestualmente, ho ritenuto per coerenza e per mia serenità di congedarmi. In schiettezza e reciproca cordialità, senza alcuna polemica. Speravo anche con discrezione, ma su questo nulla ho potuto”. “La formazione di pilota militare è un’ottima strada, seppur certamente non l’unica, per prepararsi a fare l’astronauta”.
“In vista di una nuova selezione di astronauti prevista entro un paio d’anni, mi auguro che tanti e tante giovani Ufficiali vogliano partecipare e a loro va il mio ‘in bocca al lupo’”. Ringrazia, poi, “i tanti amici e amiche che vestono l’uniforme azzurra” e “tutte le donne e gli uomini dell’Aeronautica Militare e di tutte le Forze Armate” per “il servizio che prestano al Paese”. “Sono stata orgogliosa” conclude “di essere una Vostra collega”.
Cara Samantha che hai alimentato e alimenti i sogni di molte donne e di molte bambine di volare e di sognare ad occhi aperti siamo orgogliosi di te ancor di più, del tuo coraggio e della tua forza. E ti auguriamo che anche il tuo nuovo sogno, più volte espresso, di andare su Marte si realizzi presto. Guarderemo ancora una volta il cielo con l’orgoglio negli occhi e nel cuore pensando alla tua missione …
Samantha Cristoforetti ha cominciato la sua carriera militare nel 2001 come pilota dell’accademia aeronautica. Nel 2009 venne selezionata nel programma di addestramento degli astronauti dell’Esa. Nel 2014 diventò la prima italiana a effettuare un volo spaziale, quando fece parte dell’equipaggio della missione Futura che raggiunse la Stazione Spaziale Internazionale e sulla quale rimase 199 giorni. Nata a Milano 42 anni fa, e cresciuta a Malè (Trento), si è laureata in ingegneria meccanica in Germania, a Monaco. È stata la 59esimma donna a volare tra le stelle. Nei quasi sei mesi trascorsi sulla Stazione spaziale ha portato avanti numerosi esperimenti, oltre a «guidare» il traffico dei veicoli adibiti alla consegna dei rifornimenti per la Stazione Spaziale. Nel 2016 ha cominciato a lavorare nel centro di addestramento degli astronauti dell’Esa in Germania, a Colonia. E’ mamma di Kelsey Amali, sua prima figlia di due anni.