Sconvolge il femminicidio di Latina. Sconvolge per la fredda premeditazione e la crudeltà usata nei confronti della donna e delle bambine. Si tratta di una tragedia annunciata. Quella mamma aveva paura dell’uomo da cui si stava separando, tanto che aveva cambiato la serratura di casa, temeva per la vita propria e delle sue figlie. È un copione già visto troppe volte, solo questa volta molto più tragico perché a perdere la vita dopo una inutile trattativa sono state anche le due figlie Il 30% dei femminicidi si conclude con il suicidio dell’autore del reato.Padri che uccidono figli, donne vittime di mariti o compagni. La violenza tra le pareti domestiche è un copione già visto tante, troppe volte.Depressione, follia, gelosia le “giustificazioni” che armano la mano. Contro i figli. Più spesso contro mogli, compagne, fidanzate.

Nonostante la tanto strombazzata legge sullo stalking, non è successo niente.

Quando una donna trova il coraggio di denunciare l’uomo che la maltratta e abusa di lei, va sempre ascoltata. Antonietta Gargiulo aveva presentato un esposto contro il marito e poteva essere evitata con un’azione preventiva efficace. É fondamentale intercettare ogni segnale precoce per intervenire in tempo. La violenza domestica non deve essere più tollerata.È ormai assodato che il momento in cui una donna decide di separarsi è un momento critico, quello in cui più frequenti sono le reazioni violente e il femminicidio.

 Quante vittime ancora dovranno esserci per capire che occorre intervenire prima?

 Attualmente le misure che permettono di limitare i contatti, allontanare gli uomini violenti e proteggere le donne e i figli sono ancora troppo deboli e complesse da applicare, al punto che spesso è troppo tardi. Non servono innalzamenti della pena quando ormai la donna ha perso comunque la vita. Servono efficaci misure di prevenzione da applicare immediatamente, nel momento stesso in cui una donna avvia una separazione legale da un uomo violento, o nel caso in cui il marito o ex compagno cominci a perseguitarla.

Siamo di fronte ad un altro uomo vigliacco incapace di accettare la separazione. Uomini che non sanno essere mariti e padri, senza rispetto per la persona prima che per la donna. Troppi uomini hanno questo grave limite. Sono cresciuti in una cultura dominante, familiare e relazionale, che vuole la donna sottomessa. Non sono capaci di accettare l’autodeterminazione delle donne. Questo è il vero problema.

 Poi ci sono gli uomini che se non le ammazzanno le distruggono emotivamente, le dilaniano, le perseguitano. Perché il loro modello prevede che la madre e il padre siano a casa sotto le stesso tetto anche se non si amano, anche se non si stimano. Vigliacchi e ipocriti. Probabilmente cresciuti da madri “schiave” che hanno sempre accettato la “schiavitù”.